“Nessuno resti solo” non è solo uno slogan. Alongi (XII Municipio): “da noi anche i pazienti oncologici riceveranno l’assistenza che meritano”

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Fa riflettere il fatto che – ai sensi del vigente regolamento del Comune di Roma sul Servizio per l’autonomia e l’integrazione della persona disabile (c.d. “SAISH”) – i pazienti oncologici non rientrano nella categoria di persone a cui possa essere offerta l’assistenza domiciliare. Urge trovare dunque soluzioni nuove e, su questo, il XII Municipio si sta già muovendo, innovando il panorama di servizi alla cittadinanza fragile”. È ancora amareggiato il Consigliere del XII Municipio Alessandro Alongi, Presidente della Commissione Politiche Sociali e Servizi alla persona che, nei giorni scorsi, ha preso carta e penna e scritto al Presidente del XII Municipio, Elio Tomassetti, chiedendo di intervenire urgentemente predisponendo misure non convenzionali ma di grande utilità al percorso di sostegno della cittadinanza bisognosa di attenzioni specifiche.

“Sono giunte diverse segnalazioni di altrettanti cittadini che, gravemente ammalati, e non potendo accedere ai tradizionali servizi predisposti dal Comune di Roma, chiedono al Municipio la giusta attenzione. Grazie alla sensibilità mostrata dal Presidente Tomassetti, nei prossimi giorni saremo in grado di sostenere questi nostri concittadini, dando così finalmente riposte nuove anche a queste persone così duramente piegate dalla malattiaha continuato Alongi.

Infatti, stante quanto previsto delle Linee Guida di Funzionamento del servizio SAISH, sono esclusi dal servizio di assistenza domiciliare municipale tutti coloro la cui disabilità derivi da gravi fragilità sanitarie quali, ad esempio, le malattie oncologiche, rinviando a precise disposizioni l’accesso al servizio per tale categoria, ovvero soltanto quando “la condizione della persona si sia stabilizzata lasciando un esito di disabilità permanente”.

Purtroppo, non è sempre possibile, per il paziente oncologico, stabilizzarsi clinicamenteha sottolineato Alongi ma, sovente, la morte sopraggiunge prima. Questo però non toglie il fatto della necessità per tali persone di ricevere assistenza durante il decorso della malattia. Il Municipio non è rimasto indifferente alle esigenze materiali e sociali di queste famiglie, studiando e innovando la propria rete di servizi alla persona. Solo perché il Regolamento comunale sul SAISH non prevede la possibilità di supportare tali fragilità non vuol dire che non si possa intervenire in altra maniera”.

Da qui la proposta del Presidente Alongi di articolare una specifica proposta da dedicare ai pazienti oncologici domiciliari – non stabilizzati – che abbia caratteristiche di flessibilità come – ad esempio – allargare ad essi la possibilità di intervenire con gli strumenti offerti dal programma attualmente previsto e denominato “Nessuno resti solo”, una serie di interventi pensati dal XII Municipio proprio per aiutare le persone fragili che nel periodo estivo vivono particolari disagi.

Ho ricevuto le rassicurazioni, da parte del Presidente Tomassetti, di un pronto intervento su situazioni del genere attraverso il nostro servizio di Segretariato Sociale, che ringrazio sin d’ora per la capacità di intervento e la professionalità che da sempre dimostra. La malattia oncologica presenta, infatti, caratteristiche peculiari, che da un lato provocano in chi ne è affetto ed in coloro che gli sono vicini un forte coinvolgimento emotivo, dall’altro comporta una necessità di riorganizzare tempi e spazi di vita, personali e familiariha sottolineato Alongi.

I servizi tradizionali erogati dal Comune di Roma e – di riflesso – dai Municipi non riescono, come nel caso dei pazienti oncologici, a fornire una risposta adeguata. Se per il mese di agosto riusciremo ad aiutare queste famiglie, appare doveroso – subito dopo la pausa estiva – attivarci affinché il Municipio ragioni su eventuali interventi strutturali capaci di non far sentire solo nessun cittadino ha concluso Alongi.

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