Monteverde “in giallo” tra le pagine dell’ultimo romanzo di François Morlupi

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Raccontare il quartiere di Monteverde (e Roma) attraverso le pagine di un romanzo, un’odissea nello spazio in cui anche i personaggi di fantasia si scontrano non solo con le problematiche dell’Urbe, ma sono anche capaci di godere delle bellezze e del bel vivere del territorio che fu di Pier Paolo Pasolini. In ogni personaggio di questa storia, seppur immaginario, può riconoscersi ogni monteverdino, alle prese con le quotidiane mille contraddizioni – ma anche meraviglie – della città.

SPQRDaily ha incontrato lo scrittore François Morlupi, trentottenne romano che, oltre a coltivare la passione per i romanzi, lavora in ambito informatico in una scuola francese di Roma. Prima di questo ha scritto due romanzi, che per mesi sono stati sempre ai primi posti delle classifiche ebook, diventando un caso editoriale. A lui, che scrive di Roma e dei romani, abbiamo chiesto il parere su alcuni aspetti della capitale.

Il suo ultimo romanzo “Come delfini tra pescecani. Un’indagine per i Cinque di Monteverde” (Salani, collana “Le Stanze”) racconta un’indagine del commissario romano Ansaldi e i suoi uomini alle prese con un suicidio che a ben vedere, però, nasconde un’altra verità. Visto il radicamento di questi poliziotti con le problematiche del quartiere, qual è il giudizio che, secondo lei, essi potrebbero dare sulla vivibilità di Monteverde?

Sicuramente positivo. Monteverde è uno splendido quartiere, ricco di fascino, storia e cultura. Possiede alcuni luoghi poco conosciuti dai turisti, ma che sono assolutamente meritevoli come a esempio Villa Pamphili o Villa Sciarra. A Monteverde ogni abitante ha la percezione di non essere un semplice numero bensì una persona a tutti gli effetti. Questa caratteristica produce una solidarietà senza pari che non può che rendere orgogliosi gli abitanti del quartiere. Al tempo stesso, i cinque poliziotti di Monteverde non possono accorgersi, purtroppo, di un lento, ma apparentemente inarrestabile, degrado dal punto di vista della sporcizia, dell’incuria e della viabilità. Questo processo non è un’esclusiva del quartiere bensì di tutta la città. 

Essendo “Come delfini tra pescecani” un noir, l’indagine è anche una scusa per poter raccontare altro come Monteverde e il lettore troverà il mio pensiero, scritto poc’anzi, lungo le 416 pagine del romanzo.

Ansaldi e i suoi uomini sono alle prese, quotidianamente, con il contrasto al crimine. Astraendoci per un attimo alle vicende noir raccontate nei suoi libri, qual è la situazione reale sotto il profilo della sicurezza, secondo la sua percezione, a Monteverde?

Ho un’ottima percezione dal punto di vista della sicurezza. Mi sembra un quartiere tranquillo, familiare, sicuro, dove tutti passeggiano in relativa sicurezza senza rischi apparenti. 


Nel suo libro lei descrive posti tanto fiabeschi quanto poco conosciuti di Monteverde, e il suo romanzo in questo, indubbiamente, rappresenta un veicolo promozionale straordinario per le meraviglie di questo quartiere. Le elezioni per il rinnovo dell’amministrazione del XII Municipio sono ormai alle porte. Cosa, a suo giudizio, la nuova giunta dovrà fare per accrescere la notorietà delle bellezze di questo territorio?

Non ho la presunzione di avere la bacchetta magica né di possedere idee innovative. So che è molto difficile amministrare un quartiere. Infatti nel mio romanzo, tento di suscitare riflessioni ai miei lettori, senza proporre soluzioni. Ad ogni modo, penso che riappropriarsi dei parchi come villa Pamphili e villa Sciarra (per dirne due ma potrei citarne tanti altri, più piccoli), tentando di occuparsene maggiormente, sarebbe un ottimo punto di partenza. Sono dei gioielli dal punto di vista artistico culturale. Poi proverei a perfezionare il sistema di raccolta dei rifiuti e anche a migliorare il manto stradale urbano.

Alessandro Alongi
Author: Alessandro Alongi

Giornalista, docente universitario e appassionato di diritti. Da molti anni collabora con diverse testate giornalistiche nazionali e locali per cui scrive saggi di cronaca politica, legislativa e società digitale.

Alessandro Alongi

Giornalista, docente universitario e appassionato di diritti. Da molti anni collabora con diverse testate giornalistiche nazionali e locali per cui scrive saggi di cronaca politica, legislativa e società digitale.