Spinta al diritto all’oblio oncologico. Alongi (XII Mun. Roma): “lacuna normativa inaccettabile, fare presto”

Condividi

Prosegue l’impegno delle diverse istituzioni in tema di diritto all’oblio oncologico, ovvero il diritto delle persone guarite da un tumore di non fornire informazioni sulla loro malattia pregressa, cosa che invece oggi alcune leggi e forme contrattuali impongono.

In diversi Paesi europei (tra i quali Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda e Portogallo) tale possibilità è già realtà, ma non ancora in Italia. Per questo, nei giorni scorsi il CNEL, sotto la spinta dell’allora Presidente Tiziano Treu (recentemente sostituito dall’ex Ministro Renato Brunetta) e del consigliere Francesco Riva, ha proposto un disegno di legge sul diritto all’oblio oncologico capace di allineare l’Italia agli altri Paesi europei.

Nel caso della stipula di contratti bancari e assicurativi, ad esempio, la legislazione vigente e le prassi contrattuali prevede la possibilità di svolgere indagini sullo stato di salute dei contraenti e dei richiedenti; al consumatore vengono infatti richieste informazioni sullo stato di salute e, in caso di pregresse patologie oncologiche, la storia medica della persona può giustificare l’imposizione di oneri ulteriori rispetto a quelli normalmente e normativamente previsti, oltre a incidere in modo specifico sulla valutazione del rischio dell’operazione e della stessa solvibilità del consumatore. 

Al coro di chi chiede maggiori diritti per i tanti italiani ormai guariti completamente da un tumore si è aggiunta stamani anche la città di Roma che, per mezzo dei suoi Municipi, chiede al Parlamento di avviare al più presto l’iter della legge e introdurre presto anche in Italia tale diritto.

A farsi portavoce di questa battaglia di civiltà è stato il Consigliere e Presidente della Commissione Politiche sociali del XII Municipio di Roma Capitale Alessandro Alongi, politico noto, in particolare, per la grande attenzione alle sofferenze e alle fragilità dei molti cittadini di Monteverde, Bravetta, Pisana, Massimina e Porta Portese, quadranti rientrati tutti nel territorio municipale.  

Sulla spinta di tante associazioni del nostro territorio che si occupano di assistere gli ammalati oncologici, con questo importante atto votato stamane all’unanimità dal Consiglio municipale ribadiamo con forza la necessità di avviare presto l’iter normativo per introdurre, anche nel nostro panorama normativo, più tutele per gli ex pazientiha sottolineato Alongi, che ha continuato:Per accedere ad alcuni servizi finanziari, bancari e assicurativi, infatti, le persone ormai guarite devono dichiarare le neoplasie da cui sono state affette in passato, e pertanto possono essere classificate come clienti “a rischio”, con conseguente aggravio del trattamento. Una palese disparità di trattamento, tenuto conto che uno la malattia non se la sceglie, ma la subisce”.

Grazie alla Mozione approvata, verrà avviato un percorso di sensibilizzazione tra la popolazione del territorio sull’opportunità di partecipare alla campagna “Io non sono il mio tumore” promossa dalla Fondazione AIOM e sostenuta da diverse realtà associative presenti nel XII Municipio, con lo scopo di portare a conoscenza la cittadinanza della grave lacuna normativa esistente e di adottare iniziative volte a riconoscere e tutelare il diritto all’oblio oncologico, al fine di assicurare la parità di trattamento, l’inclusione sociale e il reinserimento lavorativo delle persone guarite da patologie oncologiche, garantendo anche la parità di accesso al credito bancario e alle procedure per ottenere l’idoneità all’adozione di minori.

Redazione
Author: Redazione