Marco Funaro: intervista ad una delle eccellenze dell’enogastronomia monteverdina

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Marco Funaro, proprietario del rinomato negozio I BUFALINI, intervistato dalla nostra redazione

Marco Funaro è il proprietario del negozio I BUFALINI, una vera chicca del quartiere Monteverde. Chi lo conosce sa che i prodotti, tipici del Cilento, sono di altissima qualità e arrivano freschi tutte le mattine nella sua bottega. Però il suo non solo un luogo adibito alla vendita, ma anche un rinomato posto di ritrovo aperto a pranzo e a cena; nonché per aperitivi o brunch. Il suo negozio rappresenta dunque un punto di riferimento nella storia dell’enogastronomia del quartiere romano di Monteverde. Abbiamo avuto il piacere di incontrare questa eccellenza del territorio, che ci ha raccontato anche i cambiamenti avvenuti nella sua vita personale e lavorativa nel corso di questo difficile periodo.

Quando e come è nata la tua attività?

Il negozio è stato aperto nel 2014 con l’idea di portare le eccellenze del Cilento e della Campania a Roma in una bottega bistrot dove si potesse comprare o assaggiare in loco i prodotti. “Vivi di gusto” è il motto del negozio. Un’idea semplice, una filosofia di vita che abbraccia le tradizioni antiche della terra, mantiene le distanze da un’eccessiva industrializzazione del cibo e promuove la freschezza dei prodotti sempre di stagione e la passione per la buona tavola e la convivialità. I sapori veri non devono essere, necessariamente, un ricordo lontano: mangiare e bere bene si può, ancora oggi, basta saper riconoscere la qualità e non accontentarsi.

Come è cambiato il tuo modo di lavorare durante la pandemia (ormai in corso da quasi un anno)?
Che soluzioni hai adottato per combattere la crisi (es. e-commerce, consegna a domicilio o altro)?

La soluzione che mi ha permesso di affrontare al meglio la pandemia è stata sicuramente la consegna a domicilio. Ma devo ringraziare anche i social tra cui FB e le tante pagine specifiche nate con la pandemia, come ad esempio DAJE, che hanno aiutato i piccoli commercianti come me. 

I sussidi proposti dal Governo vi hanno aiutato o sono stati dei meri palliativi?

Meri palliativi. Per richiedere un aiuto concreto, passando cioè per la banca, il percorso è stato un incubo con il ricatto finale di dover togliere uno scoperto che avevo; quindi ho avuto doppio danno poiché metà dell’aiuto in realtà è andato semplicemente a togliere lo scoperto! Per non parlare poi dei tempi della burocrazia.

A livello più territoriale, l’amministrazione locale del Municipio XII ti è stata vicino?
Hanno fatto qualcosa concretamente o vi siete sentiti un po’ abbandonati?

Purtroppo non ci sono state iniziative di nessun genere; ma sinceramente non so neanche che tipo di aiuto avrebbero potuto dare concretamente. 

Che prospettive hai per il futuro se la situazione dovesse continuare ancora per qualche mese?

Continuare a stringere i denti; sempre lavorando con l’asporto e la consegna a domicilio. 

Ringraziandoti del tuo tempo ti chiedo un’ultima battuta, un appello che senti di dover fare al nostro pubblico.

Posso solo rinnovare l’invito a rispettare le norme che tutelano la salute per se stessi e soprattutto per gli altri; anche se è dura bisogna stringere i denti e sono certo che ce la faremo! E speriamo finalmente che, con l’arrivo del tanto atteso vaccino, si possa tornare alla normalità in breve tempo.

Fonte Immagine: Redazione SPQRdaily

Alessandro Alongi
Author: Alessandro Alongi

Giornalista, docente universitario e appassionato di diritti. Da molti anni collabora con diverse testate giornalistiche nazionali e locali per cui scrive saggi di cronaca politica, legislativa e società digitale.

Alessandro Alongi

Giornalista, docente universitario e appassionato di diritti. Da molti anni collabora con diverse testate giornalistiche nazionali e locali per cui scrive saggi di cronaca politica, legislativa e società digitale.