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Alongi: spendiamo soldi per riunirci su tematiche che non competono al Municipio – “c’è chi aspetta una casa e chi non riesce a rifare la carta di identità”

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Il Consigliere Alongi ha criticato la maggioranza del Consiglio Municipale per aver portato in aula argomenti estranei alle competenze locali, come la modifica della Costituzione italiana, un tema che spetta esclusivamente al Parlamento. Ha sottolineato che, mentre si discute di questioni lontane dalla realtà quotidiana, i problemi concreti dei cittadini vengono ignorati. Tra le criticità principali, Alongi ha evidenziato l’emergenza abitativa, con famiglie in attesa di case popolari da anni, e la difficoltà per molti di pagar le bollette o di accedere a servizi essenziali come il rinnovo della carta d’identità. Il Consigliere ha ribadito che la priorità del Consiglio dovrebbe essere garantire strade sicure, scuole pulite, parchi accessibili e servizi efficienti. Ha infine lanciato un appello a concentrarsi sulle necessità reali della comunità, sottolineando che ogni seduta del Consiglio ha un alto costo per la collettività e questi fondi andrebbero spesi per risolvere i veri problemi dei cittadini.

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Nella Seduta del Consiglio Municipale di Roma XII (Monteverde, Pisana, Bravetta e Massimina) di Via Fabiola, il Consigliere Alongi ha espresso una critica incisiva e ben motivata nei confronti della maggioranza del Consiglio Municipale, denunciando l’inopportunità di portare in aula argomenti che non solo esulano dalle competenze specifiche del Municipio, ma che sono anche completamente distanti dalle necessità concrete dei cittadini. Il suo intervento si è focalizzato sulla discussione di un tema che, secondo lui, non ha alcun legame con le problematiche quotidiane del territorio: la modifica della Costituzione italiana.

Alongi ha iniziato il suo discorso richiamando la natura solenne e rigorosa del processo legislativo relativo alla Costituzione, che è prerogativa esclusiva del Parlamento nazionale. L’approvazione di una legge costituzionale, ha ricordato, prevede un iter complesso che include due votazioni da parte di entrambe le Camere a distanza di almeno tre mesi, con la possibilità di un referendum confermativo se non si raggiunge la maggioranza dei due terzi. Un procedimento che, per sua stessa natura, non appartiene alla giurisdizione di un consiglio municipale come quello di Roma Capitale.

Nonostante ciò, Alongi ha denunciato con disappunto che, anziché concentrarsi sui temi di competenza del Municipio, il Consiglio si trovava a discutere su argomenti che nulla hanno a che fare con la vita quotidiana dei cittadini e le sue problematiche più urgenti. Questo approccio, ha ribadito il Consigliere, non solo è inefficace ma anche pericoloso, in quanto distrae dalle reali necessità del territorio e degli abitanti.

Una delle critiche principali di Alongi riguarda proprio la mancata attenzione ai problemi concreti e urgenti che affliggono i quartieri romani. Ha sollevato il tema delle tante famiglie che da anni attendono una casa popolare, senza che ci sia un reale impegno da parte del Consiglio per risolvere questa drammatica carenza abitativa. In molti casi, ha sottolineato, ci sono cittadini che non riescono a far fronte alle spese quotidiane, come il pagamento delle bollette, o che si trovano in difficoltà anche per accedere a servizi essenziali come il rinnovo della carta d’identità.

Queste problematiche, secondo il Consigliere, dovrebbero essere al centro dell’attenzione del Consiglio Municipale. Alongi ha richiamato il vero compito delle istituzioni locali, che non è quello di occuparsi di modifiche costituzionali, ma piuttosto di garantire la qualità della vita quotidiana dei cittadini. “La nostra missione”, ha affermato con forza, “è quella di risolvere i problemi reali: la manutenzione delle strade, la gestione delle scuole, la cura dei parchi, il supporto alle famiglie in difficoltà, la riqualificazione dei mercati e la sicurezza urbana”. Purtroppo, ha continuato, troppo spesso la politica municipale è incentrata su “tante parole, ma zero risultati”, un’affermazione che Alongi ha ripetuto per sottolineare l’incoerenza tra le promesse fatte e gli obiettivi raggiunti.

Il Consigliere ha inoltre evidenziato un problema che riguarda non solo l’attività del Consiglio, ma anche l’uso dei fondi pubblici, in quanto ogni seduta del Consiglio ha un costo significativo per la comunità. “Ogni seduta del Consiglio costa, e pure tanto”, ha osservato, invitando i colleghi a riflettere sull’importanza di non disperdere risorse su questioni che non hanno ricadute tangibili sui residenti. La sua critica si è rivolta anche alla gestione delle risorse pubbliche, che dovrebbero essere destinate esclusivamente a progetti e iniziative che possano migliorare concretamente la vita dei cittadini.

Alongi ha concluso il suo intervento con un appello alla serietà e al rispetto per le istituzioni. Ha ribadito la sua posizione, espressa già lo scorso anno, di non partecipare a discussioni su tematiche che non rientrano nelle competenze del Consiglio Municipale e che non abbiano una ricaduta diretta sulla vita degli abitanti. Ha sottolineato la necessità di concentrarsi su ciò che è realmente utile e urgente per la comunità: “Strade sicure, scuole pulite, mercati vivi, parchi accessibili, case popolari disponibili e servizi efficienti”. Solo affrontando questi problemi, ha dichiarato, il Consiglio Municipale potrà essere davvero utile ai cittadini.

L’intervento di Alongi ha avuto il merito di mettere in luce la frustrazione di molti cittadini nei confronti di un’amministrazione che, a suo parere, non sta riuscendo a rispondere alle esigenze fondamentali della popolazione. Concludendo, ha ribadito l’importanza di un cambiamento radicale nell’approccio della politica municipale, per restituire al Consiglio Municipale la sua vera funzione: quella di lavorare per il benessere dei romani e non per battaglie simboliche che non producono effetti concreti.

Redazione
Author: Redazione